lunedì 25 gennaio 2010

IL TEREBINTO

 IL TEREBINTO

Sei forse tu quell'uomo
che vide la sua anima allo specchio,
senza provare orrore?
Guardala bene in volto: quanto vale
con quell'aria di vecchia cortigiana?
Ricordo che per lei coglievi fiori,
camminavi con lei sotto le stelle,
che scrivevi per lei versi d'amore,
che leggevi alle lucciole
erranti tra le siepi.
Ora dov'è la bella principessa
della casa del Loto
che da bere ti dava acqua di rose?
Dove abita, dimmi,
quella figlia di fate
dal petto di colomba?
Cuore di gelsomino, dove sei?
O tu che avevi il miele delle api
sulla tua bocca in fiore,
sei la sacerdotessa
di un tempio sconsacrato,
mi guardi e ti rifiuti di arrossire.
Tanto ami le querce e il terebinto!..



Nessun commento:

Posta un commento