lunedì 25 gennaio 2010

IL TEREBINTO

 IL TEREBINTO

Sei forse tu quell'uomo
che vide la sua anima allo specchio,
senza provare orrore?
Guardala bene in volto: quanto vale
con quell'aria di vecchia cortigiana?
Ricordo che per lei coglievi fiori,
camminavi con lei sotto le stelle,
che scrivevi per lei versi d'amore,
che leggevi alle lucciole
erranti tra le siepi.
Ora dov'è la bella principessa
della casa del Loto
che da bere ti dava acqua di rose?
Dove abita, dimmi,
quella figlia di fate
dal petto di colomba?
Cuore di gelsomino, dove sei?
O tu che avevi il miele delle api
sulla tua bocca in fiore,
sei la sacerdotessa
di un tempio sconsacrato,
mi guardi e ti rifiuti di arrossire.
Tanto ami le querce e il terebinto!..



martedì 19 gennaio 2010

IL SENTIERO DEGLI ANGELI

O mia piccola Luna,
non ricordi
Il giovane Usignolo Che cantava
Tra i rami del ciliegio
E insegnava agli amanti di passaggio
Il Sentiero degli Angeli?
Invano cercavamo di spiegarci
Le Lacrime del Salice
E i tentennamenti delle canne
seduti sulla sponda del ruscello.
Ricordi ancora i prati
colmi di fiori gialli?
Mentre tu spigolavi per i campi
tutto l'oro del sole, io lo versavo
sul Conto del domani.

Quanto tempo è passato,
O mia piccola Luna,
Quante stelle han bevuto le mie lacrime! ..
Tu non sai quante notti
Passo guardando il cielo,
Mentre ascolto,
per bocca delle foglie,
Amare le indiscrezioni della Brezza.



lunedì 18 gennaio 2010

LA STREGA

Adesso è prigioniera dello specchio,
nel Castello degli Orrori.
La strega che mi aveva avvelenato,
per errore, ha bevuto
il suo stesso incantesimo.
Amore d'erbe amare,
fatto di vento e trilli di usignolo,
adesso, perchè bruci
questi cieli di carta?
Angeli siamo senza paradiso,
mentre ci piove addosso
un silenzio di cenere.


mercoledì 13 gennaio 2010

MEMORIA

Forse memoria è un tempo senza tempo,
se come un cielo limpido ritorni,
tempo d'amore,
a rompere i sigilli del silenzio.

La tua voce nel vento
è lo stormire assorto della mente
o il brontolio di un mare tra gli scogli.

O forse solo il cuore della sera
che il respiro solenne delle cose
ferma alle soglie dell'Immensità.