giovedì 31 dicembre 2009

L'ULTIMA LUNA






Il tempo è questa immensa margherita
che sfogliamo sognando - non scordarlo!..
I giorni sono petali bugiardi,
sparsi sopra un altare sconsacrato.

Ma... accarezzami, tempo di acque chiare.
Uccidimi, sorella di erbe amare!..
Hai fatto di un poeta un mendicante?
Rispetta la consegna del silenzio.

Salvati dalla terra della stelle cadenti,
fuggi l'ultima luna: non amarmi.
Chi ha insegnato ad amare un filo d'erba,
sa cogliere i suoi fiori con dolcezza.

Anche nella tristezza,
è l'unico che sappia accarezzare,
senza fare alcun male.

venerdì 11 dicembre 2009

IMPREVISTO AMORE


Questo imprevisto amore
che si gonfia di vento e vola via,
cerca ogni giorno di spezzare il filo,
vuole portarmi in alto,
lassù... nel tuo palazo di cristallo,
per sfogliare il silenzio dei tuoi occhi,
ai piedi del tuo trono,
là... nel paese dell'Arcobaleno,
dove gli innamorati
camminano sull'erba profumata
di freschi desideri,
bevono alle sorgenti della Luna.
E ascoltano la voce
della Montagna che parla.

LEI



E' ancora qui, come se fosse lei,
lei, che fugge tra gli alberi,
tra i campi dove ondeggia
un mare di papaveri,
lei, che beve il respiro del ciliegio,
ancora lei, com la primavera.
Lei che danza e che canta
la canzone del merlo tra gli ulivi,
lei, che ancora mi chiama dalla nuvola
della mia gioventù.

POLVERE DI STELLE

 Quante stelle impigliate
tra le reti del tempo!..
Oh, quanta sabbia in queste mani!.. Guarda:
"Si appanna il cristallino dei ricordi."
Vengono e vanno, girano le lune,
e aggiungono sabbia le maree. "

DUE LACRIME

 Ed io levai al cielo ambo le palme.
Dissi: " Notte, è così che mi ripaghi?
Con due gocce di Luna?
Mi bastano i suoi occhi. Dov'è lei? "
E la madre dei giorni,
la dolce notte bruna,
con un filo di voce,
alitò tra le canne,
abbracciando il fantasma dell'estate,
presso l'imbarcadero:
" Lei è volata via,
sulle ali del veneto,
e mi ha detto di darti,
figlio, queste due lacrime.
Se vuoi vederla, cercala
in quella del rimpianto,
ma con l'altra coltiva un asfodelo,
bevi il suo sangue amaro.
Solo così sarete sempre insieme. "

IL PROFUMO DELLE LACRIME


 Quando ero io a piangere, ridevi
di me e calpestavi tutti i fiori,
nati dalle mie lacrime.
Finalmente, anche tu hai imparato a piangere!..
Hai scoperto anche tu di avere un cuore.
Ti guardo, eppure non riesco a ridere,
mentre ti vedo piangere.
Ti guardo e ti regalo una poesia,
il profumo di tutte quelle lacrime.

LA PRIMA ROSA ROSSA

La prima rosa rossa
sbocciò in un roseto senza spine.
Mai nessuno era morso dalla vipera
della malinconia.
Ma un giorno l'Orgoglio
sradicò dalla testa della Rosa
la splendida corona,
dicendo: "In questo mondo
non possono risplendere due soli. "

UBRIACA D'AMORE

Stappo la mia bottiglia,riempio il mio bicchiere.
Rifletto: " Quanti anni di invecchiamento occorrono
al vino del dolore, perchè diventi ambrosia? "

Non ho dimenticato la sera dell'addio.
Ma ancora tu sei qui, dove poggio le labbra.
Sotto la luna nuova mi ubriaco d'amore.

CASTELLI DI SABBIA

 Felicità perduta, eri una perla
una cara reliquia conservata
in un castello di sabbia.
Ed eri fatta della stessa sabbia
del mio male di vivere:
del mio stesso tormento.
Ora non so se dire grazie al mare
o maledire il vento
che sollevò le onde della vita,
alte, sopra di noi.

LA DONNA CALCIFICATA


Più nessuno verrà.
Non verrà più nessuno a fecondare
la notte con lo sperma della luce?
Nel mio ventre stregato dalla Luna,
dove sono i miei sogni di ragazza,
il bianco della prima comunione,
il primo bacio, i campi, i prati in fiore?
E' forse un sogno Dio?
Eppure con il sangue
ho imbrattato le sbarre del mio carcere,
ma nemmeno l'uccello della notte
è venuto a leccarle.
Sola, nel poco spazio
che mi hanno assegnata,
ecco, un lampo pietrifica la Luna!..
La mia disperazione
è un piacere amaro, solitario:
si chiama solitudine,
il suo viso è una maschera con gli occhi
aperti sull'abisso,
il suo corpo cavalca scalda il muro
di un coito provvisorio ed io mi sveglio
pietra di fiume, l'acqua fugge via
dal mia greto vegliato dalla luna,
ed io mi fingo nuvola
che evapora a un tratto verso il Nulla.

ANGELO PRIGIONIERO

Un angelo dormiva sullo scoglio,
con le ali raccolte sopra il cuore.
Sbucò dall'acqua una colomba nera,
le afferrò la sinistra gongolando:
" T'ho presa! E adesso sei mia prigioniera..."
scuotendola, le disse.
" Tutta qui la tua fede? Perchè piangi?
Spezza la tua catena."
Ma, proprio in quell'istante,
piombò dal Cielo una colomba bianca,
le incatenò la destra penzolante
con il verbo d'amore... E da quel giorno,
dentro e fuori le acque genitali,
arde la guerra delle due colombe.

MALEFICA SIGNORA

Metti a fuoco il paese della vita,
trafficante di noia e solitudine.
Non tutto ciò che viaggia in una donna,
finisce in Paradiso,
come non tutto quello che stormisce
sulla foglia di loto,
arriva dall'Inferno - Paradiso
e Inferno sono facce della stessa
medaglia per Adamo. Ciò che temi,
forse, è il sasso che provoca la frana
dal dirupo scosceso del tuo corpo.
O, forse, la paura di svegliarti,
come una tartaruga sulla sabbia,
il dovere imparare a camminare.
A due passi dal mare.

PER TE

 Sfoglierai la corolla del mio corpo
e cadrai sulle spine
della malinconia.
Ed io sarò, per te,
una terra straniera,
un albero una pietra sulla quale
incidere il tuo nome.
Bevi pure il mio latte
di cerva innamorata.
Per te io forgerò una corona
con sette fili d'erba:
sette come le nostre sette notti,
sette come lo specchio della Luna
che dovrai attraversare.
Cammina nella fiamma del papavero.
Prendimi, ma dovrò succhirti l'anima,
fratello, al primo bacio.

giovedì 10 dicembre 2009

IN SILENZIO


Posso amarti in silenzio,
come amano gli Angeli, in silenzio.
In silenzio ogni giorno posso amarti,
per insegnare agli alberi un silenzio,
più profondo e più dolce
del silenzio dei fiori.
In silenzio, guardandoti negli occhi,
ti parlerò come ti sta parlando
il silenzio di un attimo.
In silenzio
sto rubando il tuo cuore.

AMORI

 E gli amori mancati?
Somigliano a quei fiori
che non sono sbocciati.
Amori che non videro la luce,
aborti clandestini
praticati da Dio,
mirabili farfalle violentate
nel bozzolo dei sogni.
Amori che si fanno poesia,
amori che si svegliano di notte,
sui tasti di un vecchio pianoforte,
che balzano splendenti dalla tomba
della ragione: amori, melodie
del primo dormiveglia dellavita,
profumato di sole.

UNA MASCHERA DIPINTA



Non chiamarlo più amore,
è soltanto una maschera dipinta.
Io voglio addormentarmi,
come un bimbo buono,
nel teatrino della vita.
E tu, Morte gentile,
svegliami dolcemente con un bacio,
dopo l'ultimo applauso,
a commedia finita.

VINO DI DONNA

 Sera, ma non voglio
la pieta delle foglie al capezzale
dell'estate.
Sera di poveri amanti,
hai rubato anche l'oro del tramonto!
Ma che strano sapore ha la tua bocca
alla stazione dei passi perduti.
Sera di stinte lontananze,
guidami alla taverna dei Sette Peccati!..
Dammi vino di donna,
versalo fino all'alba.
E voi piangete, o Stelle!..
Pianga il vento con gli Angeli
sulle corde di ieri.

E TU

 Non c'è preservativo
che eviti
il contagio
della
morte.
E tu
devi passare per il culo
della morte
per godere
la
vita.

AMORE PERDUTO

Incontrarti domani nel grido delle rondini
sarà come vestirsi di dicembre
del papavero ardente,
un pò come aggrapparsi
a un raggio di sole per morire.
Oggi
che nel giardino delle rose bianche,
hanno sepolto l'usignolo, amore,
sulle ali delle farfalle
pesa il tuo silenzio.