giovedì 17 giugno 2010

IL VALZER DELLE STELLE *

Come le barche ballano nel mare,
come le foglie ballano nel vento,
ho ballato con te tutta la vita
il valzer delle stelle.

Passano gli anni, e l'anima
nel tuo amore diventa più leggera,
le nostre gambe volano nell'aria,
disegnano nell'aria

sogni, speranze e favole
di una storia d'amore senza tempo.

          
* A Giuseppe e Regina,
maestri di ballo e di vita,
al loro Amore e alla loro Arte.

martedì 27 aprile 2010

IL POETA

Frecce nella faretra sono i giorni.
Il tempo tende l'arco,
e tu ti illudi di schivare il colpo,
o che  manchi il bersaglio.

Nella faretra del dolore stanno
tutte le tue canzoni.
La Musa tende l'arco
e le scaglia lontano, chi sa dove.

Passano gli anni, volano
e la polvere calda delle stelle
brucia le nostre foglie.
Nel patio tutto imbianca!..
L'Angelo della Luna
ripercorre il seniero tra le acacie...
E il poeta giace.

Ma le canzoni sono sempre giovani:
aggrappate alla roccia dei rimpianti,
fanno cantare, piangere e sognare
tutti gli innamorati.

lunedì 26 aprile 2010

VENTO DI DONNA


Stanotte, come il vento
soffierà nel canneto,
arriverà dal lago,
ignuda, sotto il velo della luna,
ballando sulle note
di un valzer d'acque chiare,
la romantica figlia
delle costellazioni,
che incarna i giuramenti
degli amanti perduti.
Vi incontrerete presso la magnolia,
dove inizia il sentiero delle lucciole.
Le appenderai al collo una corona
di fiori rossi,
sarete due sospiri nella notte,
e un solo profumo
che tra gli alberi palpita d'amore.
Nettare mangerete
e vi disseterete con le lacrime
delle foglie di gelso.
Sarà per te una notte
delle Mille e una Notte:
un sogno dentro un sogno.

E come un sogno svanirà nell'aria,
al primo canto del gallo,
senza lasciare traccia.
Caprioli e pettirossi
ti diranno il suo nome.

La cercherai nel vento del mattino,
ti inchinerai al vento della sera,
per il resto dei giorni.

sabato 24 aprile 2010

LA VITA

Il fiore non ha il tempo
di diventare frutto, perchè il vento,
calando giù dall'alto, spezza il ramo
sul quale è germogliato.

Dice il Poeta: " Osserva la farfalla!..
Essa non conta gli anni, ma gli istanti,
per questo la sua breve
esistenza le basta."

sabato 20 febbraio 2010

TU


Sei la sabbia dei giorni
che il mare del tempo
accumula sul cuore.

Tu
 sei la medicina
che aiuta a morire,
perchè tu sei l'amore:
uccidi con un sorriso.

lunedì 25 gennaio 2010

IL TEREBINTO

 IL TEREBINTO

Sei forse tu quell'uomo
che vide la sua anima allo specchio,
senza provare orrore?
Guardala bene in volto: quanto vale
con quell'aria di vecchia cortigiana?
Ricordo che per lei coglievi fiori,
camminavi con lei sotto le stelle,
che scrivevi per lei versi d'amore,
che leggevi alle lucciole
erranti tra le siepi.
Ora dov'è la bella principessa
della casa del Loto
che da bere ti dava acqua di rose?
Dove abita, dimmi,
quella figlia di fate
dal petto di colomba?
Cuore di gelsomino, dove sei?
O tu che avevi il miele delle api
sulla tua bocca in fiore,
sei la sacerdotessa
di un tempio sconsacrato,
mi guardi e ti rifiuti di arrossire.
Tanto ami le querce e il terebinto!..



martedì 19 gennaio 2010

IL SENTIERO DEGLI ANGELI

O mia piccola Luna,
non ricordi
Il giovane Usignolo Che cantava
Tra i rami del ciliegio
E insegnava agli amanti di passaggio
Il Sentiero degli Angeli?
Invano cercavamo di spiegarci
Le Lacrime del Salice
E i tentennamenti delle canne
seduti sulla sponda del ruscello.
Ricordi ancora i prati
colmi di fiori gialli?
Mentre tu spigolavi per i campi
tutto l'oro del sole, io lo versavo
sul Conto del domani.

Quanto tempo è passato,
O mia piccola Luna,
Quante stelle han bevuto le mie lacrime! ..
Tu non sai quante notti
Passo guardando il cielo,
Mentre ascolto,
per bocca delle foglie,
Amare le indiscrezioni della Brezza.



lunedì 18 gennaio 2010

LA STREGA

Adesso è prigioniera dello specchio,
nel Castello degli Orrori.
La strega che mi aveva avvelenato,
per errore, ha bevuto
il suo stesso incantesimo.
Amore d'erbe amare,
fatto di vento e trilli di usignolo,
adesso, perchè bruci
questi cieli di carta?
Angeli siamo senza paradiso,
mentre ci piove addosso
un silenzio di cenere.


mercoledì 13 gennaio 2010

MEMORIA

Forse memoria è un tempo senza tempo,
se come un cielo limpido ritorni,
tempo d'amore,
a rompere i sigilli del silenzio.

La tua voce nel vento
è lo stormire assorto della mente
o il brontolio di un mare tra gli scogli.

O forse solo il cuore della sera
che il respiro solenne delle cose
ferma alle soglie dell'Immensità.

giovedì 31 dicembre 2009

L'ULTIMA LUNA






Il tempo è questa immensa margherita
che sfogliamo sognando - non scordarlo!..
I giorni sono petali bugiardi,
sparsi sopra un altare sconsacrato.

Ma... accarezzami, tempo di acque chiare.
Uccidimi, sorella di erbe amare!..
Hai fatto di un poeta un mendicante?
Rispetta la consegna del silenzio.

Salvati dalla terra della stelle cadenti,
fuggi l'ultima luna: non amarmi.
Chi ha insegnato ad amare un filo d'erba,
sa cogliere i suoi fiori con dolcezza.

Anche nella tristezza,
è l'unico che sappia accarezzare,
senza fare alcun male.

venerdì 11 dicembre 2009

IMPREVISTO AMORE


Questo imprevisto amore
che si gonfia di vento e vola via,
cerca ogni giorno di spezzare il filo,
vuole portarmi in alto,
lassù... nel tuo palazo di cristallo,
per sfogliare il silenzio dei tuoi occhi,
ai piedi del tuo trono,
là... nel paese dell'Arcobaleno,
dove gli innamorati
camminano sull'erba profumata
di freschi desideri,
bevono alle sorgenti della Luna.
E ascoltano la voce
della Montagna che parla.

LEI



E' ancora qui, come se fosse lei,
lei, che fugge tra gli alberi,
tra i campi dove ondeggia
un mare di papaveri,
lei, che beve il respiro del ciliegio,
ancora lei, com la primavera.
Lei che danza e che canta
la canzone del merlo tra gli ulivi,
lei, che ancora mi chiama dalla nuvola
della mia gioventù.

POLVERE DI STELLE

 Quante stelle impigliate
tra le reti del tempo!..
Oh, quanta sabbia in queste mani!.. Guarda:
"Si appanna il cristallino dei ricordi."
Vengono e vanno, girano le lune,
e aggiungono sabbia le maree. "

DUE LACRIME

 Ed io levai al cielo ambo le palme.
Dissi: " Notte, è così che mi ripaghi?
Con due gocce di Luna?
Mi bastano i suoi occhi. Dov'è lei? "
E la madre dei giorni,
la dolce notte bruna,
con un filo di voce,
alitò tra le canne,
abbracciando il fantasma dell'estate,
presso l'imbarcadero:
" Lei è volata via,
sulle ali del veneto,
e mi ha detto di darti,
figlio, queste due lacrime.
Se vuoi vederla, cercala
in quella del rimpianto,
ma con l'altra coltiva un asfodelo,
bevi il suo sangue amaro.
Solo così sarete sempre insieme. "

IL PROFUMO DELLE LACRIME


 Quando ero io a piangere, ridevi
di me e calpestavi tutti i fiori,
nati dalle mie lacrime.
Finalmente, anche tu hai imparato a piangere!..
Hai scoperto anche tu di avere un cuore.
Ti guardo, eppure non riesco a ridere,
mentre ti vedo piangere.
Ti guardo e ti regalo una poesia,
il profumo di tutte quelle lacrime.

LA PRIMA ROSA ROSSA

La prima rosa rossa
sbocciò in un roseto senza spine.
Mai nessuno era morso dalla vipera
della malinconia.
Ma un giorno l'Orgoglio
sradicò dalla testa della Rosa
la splendida corona,
dicendo: "In questo mondo
non possono risplendere due soli. "

UBRIACA D'AMORE

Stappo la mia bottiglia,riempio il mio bicchiere.
Rifletto: " Quanti anni di invecchiamento occorrono
al vino del dolore, perchè diventi ambrosia? "

Non ho dimenticato la sera dell'addio.
Ma ancora tu sei qui, dove poggio le labbra.
Sotto la luna nuova mi ubriaco d'amore.

CASTELLI DI SABBIA

 Felicità perduta, eri una perla
una cara reliquia conservata
in un castello di sabbia.
Ed eri fatta della stessa sabbia
del mio male di vivere:
del mio stesso tormento.
Ora non so se dire grazie al mare
o maledire il vento
che sollevò le onde della vita,
alte, sopra di noi.

LA DONNA CALCIFICATA


Più nessuno verrà.
Non verrà più nessuno a fecondare
la notte con lo sperma della luce?
Nel mio ventre stregato dalla Luna,
dove sono i miei sogni di ragazza,
il bianco della prima comunione,
il primo bacio, i campi, i prati in fiore?
E' forse un sogno Dio?
Eppure con il sangue
ho imbrattato le sbarre del mio carcere,
ma nemmeno l'uccello della notte
è venuto a leccarle.
Sola, nel poco spazio
che mi hanno assegnata,
ecco, un lampo pietrifica la Luna!..
La mia disperazione
è un piacere amaro, solitario:
si chiama solitudine,
il suo viso è una maschera con gli occhi
aperti sull'abisso,
il suo corpo cavalca scalda il muro
di un coito provvisorio ed io mi sveglio
pietra di fiume, l'acqua fugge via
dal mia greto vegliato dalla luna,
ed io mi fingo nuvola
che evapora a un tratto verso il Nulla.

ANGELO PRIGIONIERO

Un angelo dormiva sullo scoglio,
con le ali raccolte sopra il cuore.
Sbucò dall'acqua una colomba nera,
le afferrò la sinistra gongolando:
" T'ho presa! E adesso sei mia prigioniera..."
scuotendola, le disse.
" Tutta qui la tua fede? Perchè piangi?
Spezza la tua catena."
Ma, proprio in quell'istante,
piombò dal Cielo una colomba bianca,
le incatenò la destra penzolante
con il verbo d'amore... E da quel giorno,
dentro e fuori le acque genitali,
arde la guerra delle due colombe.